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L'utilità del MindDrive in campo medico Il sensore MindDrive è eccezionale per il fatto che permette anche a persone con gravi handicap (esempio tetraplegici) di divertirsi (esempio con i videogame a controllo mentale) e di esprimere la propria volontà (si pensi alla possibilità di scrivere una lettera o manifestare il voto politico con la semplice forza del pensiero). Più in generale, la capacità di "leggere" il pensiero sta rivelando ulteriori enormi potenzialità in campo terapeutico e medicale, anche nella cura delle malattie nervose e nel recupero di soggetti cerebrolesi. Inoltre, si pensi al ruolo fondamentale del sistema nervoso, e in particolare delle "habenulae" cerebrali, sulla produzione delle piastrine nel sangue e dunque sul controllo delle malattie leucemiche e tumorali. Per la cura dei tumori è dimostrata l'importanza del biofeedback cerebrale, terapia già in uso negli USA presso prestigiosi istituti come la Stanford University di Palo Alto o il Biofeedback Institute di San Francisco. Dunque si evidenzia ancor più la validità terapeutica del MindDrive, di cui è in progettazione un apposito software proprio per il biofeedback cerebrale. Con prestigiosi enti e istituti tra cui Fondazione Otaf di Lugano, Hesperia Hospital di Modena, Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano, Ospedale Civile di Lugo, Università degli Studi di Milano, Ospedale Maggiore C.A. Pizzardi di Bologna, Politecnico di Milano, sono in programma collaborazioni che hanno lo scopo di dimostrare, con studi e sperimentazioni, la validità scientifica e lefficacia terapeutica dei prodotti MindDrive. In alcuni di questi enti si stanno già sviluppando applicazioni specifiche come il remote controller per l'attivazione col pensiero di apparecchi domestici e il word processor a scansione mentale. Debutto
in sala operatoria |
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